L’Importanza strategica di un sistema di codifica del colore come l’NCS

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NCS - Natural Color System

L'Importanza strategica di un sistema di codifica del colore come l'NCS

Un sistema cromatico basato sulla percezione del colore dal punto di vista fisiologico dell'occhio umano. Si differenzia dagli altri modelli per la possibilità di riconoscere la tinta dal codice, semplificando il processo.

Digitalizzazione, Servizi 4.0, BIM

di Nicola Tasselli Arch. PhD.

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L’Importanza strategica di un sistema di codifica del colore come l’NCS

Nessuno mi ha mai insegnato a gestire la componente cromatica nel progetto, non al liceo, non all’università. Probabilmente il colore, insieme alla composizione, sono gli aspetti che maggiormente concorrono alla definizione del concetto di comfort in relazione al progetto. Il sistema NCS, fornisce una metodologia di lavoro che supporta oltre alla definizione delle tinte, anche il processo progettuale. Quindi è tutto bello? No, si paga caro. Ma c’è la possibilità di accedere al sistema anche con un investimento modesto.

Nel testo poi ti spiego meglio.

Introduzione:

Il colore è un elemento fondamentale nella nostra percezione del mondo, influenzando le nostre emozioni, le nostre decisioni e la nostra interazione con gli oggetti e gli ambienti che ci circondano. Tuttavia, descrivere e comunicare il colore in modo preciso e univoco può spesso rivelarsi una sfida. Il Natural Color System (NCS) rappresenta una soluzione a questa problematica, offrendo un sistema di notazione del colore basato sulla percezione visiva umana, piuttosto che sulla miscelazione di pigmenti o sulla lunghezza d’onda della luce. Questa sua peculiarità lo rende uno strumento intuitivo e ampiamente utilizzato in diversi settori, dal design all’architettura, dall’industria alla ricerca.

Il Sistema Cromatico NCS: Una Base Percettiva

Il sistema NCS si fonda sulla teoria dei colori opponenti, un modello della visione dei colori basato su come il sistema visivo umano percepisce i colori come coppie opposte: bianco-nero, verde-rosso e giallo-blu. Secondo questa teoria, non possiamo percepire un colore che sia contemporaneamente “verdastro-rossastro” o “giallastro-bluastro”. L’NCS sfrutta queste relazioni percettive fondamentali per definire ogni colore visibile.

Cenni Storici: Dalle Osservazioni alla Standardizzazione

Le basi concettuali dell’NCS affondano le radici negli studi sulla percezione del colore condotti nel corso del XX secolo, in particolare dal fisiologo tedesco Ewald Hering. Tuttavia, il sistema NCS nella sua forma attuale è stato sviluppato in Svezia a partire dagli anni ’60 e standardizzato come standard svedese (SIS) nel 1979. Da allora, si è diffuso a livello internazionale, diventando uno standard di riferimento per la descrizione del colore in molti paesi e settori industriali.

Metodo di Funzionamento: La Notazione NCS

Il cuore del sistema NCS è la sua notazione alfanumerica, che descrive le proprietà percettive di un colore. Ogni colore viene definito in base a tre attributi principali:

  • Oscurità (Blackness, S – Swartz in tedesco): Indica la quantità di nero presente nel colore. Varia da 0 (completamente bianco) a 100 (nero puro).
  • Cromaticità (Chromaticness, C): Indica la forza o l’intensità del colore, ovvero quanto si discosta dal grigio. Varia da 0 (grigio) a un valore massimo che dipende dalla tonalità.
  • Tonalità (Hue, ϕ): Descrive la somiglianza del colore con i quattro colori elementari cromatici: giallo (Y), rosso (R), blu (B) e verde (G). La tonalità è espressa in percentuale di due colori elementari adiacenti (ad esempio, Y10R indica un giallo con il 10% di rosso).

La notazione NCS standard ha la forma YYCC-S, dove:

  • YY rappresenta la percentuale di oscurità (s).
  • CC rappresenta la percentuale di cromaticità (c).
  • S indica la tonalità (ϕ), espressa come combinazione di due colori elementari e la loro percentuale relativa.

Ad esempio, S 1050-Y20R indica un colore con il 10% di oscurità, il 50% di cromaticità e una tonalità composta dal 20% di rosso e l’80% di giallo.
Un colore acromatico (bianco, nero o grigio) ha una cromaticità pari a 0 e la sua notazione si riduce a YY00-N, dove N sta per “neutrale”. Ad esempio, S 0500-N è un grigio molto chiaro.

Il sistema NCS è rappresentato visivamente attraverso un triangolo di colore per ogni tonalità, dove l’apice superiore rappresenta il bianco, l’apice inferiore il nero e l’apice destro il colore puro (con la massima cromaticità per quella tonalità). Ogni punto all’interno del triangolo rappresenta una specifica combinazione di oscurità e cromaticità per quella data tonalità. Inoltre, un cerchio di colore mostra le diverse tonalità e le loro relazioni.

Conclusioni: L’Importanza strategica di un sistema di codifica del colore come l’NCS

Implementare un sistema di codifica del colore come l’NCS si rivela strategico per diverse ragioni cruciali:

  • Comunicazione precisa e univoca: L’NCS fornisce un linguaggio del colore standardizzato e basato sulla percezione, eliminando le ambiguità spesso associate a descrizioni soggettive o a sistemi basati sulla miscelazione di pigmenti (che possono variare a seconda dei materiali). Questa precisione è fondamentale in settori come il design, l’architettura e l’industria, dove la coerenza del colore è essenziale per l’identità del marchio, la qualità del prodotto e la comunicazione tra professionisti.
  • Facilità di comprensione e utilizzo: Essendo basato sulla percezione umana, l’NCS risulta intuitivo da comprendere e utilizzare. La sua notazione descrittiva permette di visualizzare mentalmente il colore e di comunicarlo in modo efficace anche a persone non esperte di teoria del colore.
  • Standardizzazione e controllo qualità: L’adozione di un sistema standard come l’NCS facilita la produzione e il controllo qualità. Permette di definire con precisione i requisiti cromatici per materiali, prodotti e finiture, garantendo la coerenza del colore lungo tutta la catena di produzione e tra diversi fornitori.
  • Supporto al design e alla progettazione: L’NCS offre uno strumento potente per i designer e gli architetti. Consente di esplorare le relazioni tra i colori, creare palette armoniose e specificare i colori in modo preciso nei progetti, facilitando la visualizzazione e la realizzazione delle idee.
  • Applicazioni interdisciplinari: La sua natura percettiva e standardizzata rende l’NCS un sistema versatile, applicabile in una vasta gamma di settori, dalla verniciatura all’industria tessile, dalla grafica al marketing.

Questa universalità facilita la comunicazione e la collaborazione tra diverse discipline.
In sintesi, l’implementazione di un sistema di codifica del colore come l’NCS non è solo una questione di nomenclatura, ma rappresenta una scelta strategica che porta a una comunicazione più efficace, a una maggiore precisione nella produzione, a un miglior controllo qualità e a un supporto più efficiente per i processi di design e progettazione. In un mondo sempre più attento all’aspetto visivo, la capacità di definire e comunicare il colore in modo chiaro e univoco è un vantaggio competitivo significativo.

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